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sabato 4 settembre 2021

IL GIGLIO

 

La bellezza glorifica il suo  
Creatore
UN FIORE CHE LODA DIO

L'uomo di indole mite si trovava in un campo, ritto in piedi, quasi trentenne, carico dei pensieri dovuti alla sua provenienza; il marito di sua madre non era suo padre, gli avevano detto che suo padre era addirittura Dio, questo pensiero era sempre nella sua testa, lo impegnava a riflettere di continuo, a capo chino osservava un giglio di campo e di quanto fosse bello, un fiore in mezzo a tanti, e che forse solo lui avrebbe visto e apprezzato, si convinse ulteriormente che fosse un Creatore amorevole, dalla sua capacità di fare le cose belle semplice e abbondanti senza nulla chiedere, comprese che 'a Dio ogni cosa è possibile '.  Memorizzò la scena, che poi utilizzò per far riflettere i suoi discepoli di poca fede, dicendogli:

"Riflettete su come crescono i gigli: non faticano né filano, eppure vi dico che nemmeno Salomone in tutta la sua gloria si adornò come uno di loro. Quindi, se Dio veste così la vegetazione dei campi, che oggi c’è e domani viene gettata nel forno, quanto più vestirà voi, uomini di poca fede" Luca 12:27

Questo figlio loda suo Padre con un tale calore e sentimento che ci attrae a se.  Ama e adora suo Padre; la scena che racconta ci fa capire che Dio si interessa di ognuno di noi singolarmente. Il giglio nella sua bellezza (i suoi colori il contatto coi suoi petali, il suo profumo intenso, la sua eleganza)  ci trasmettono la grandezza, la capacità, l'amore di Dio. 

Ecco il Dio che desidero e che mi convince, amo con affetto pure suo figlio Gesù che fu una copia vivente del Padre suo. 

".....Ogni cosa che respira lodi Iah (Geova) . Lodate Iah" Salmo 150

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Puoi vedere pure:

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En.. di Ab....

giovedì 17 dicembre 2020

IL MARE COBALTO ATTORNO ALLE GROTTE DI NETTUNO




Giovedì 17 dicembre 2020


IL MARE COBALTO CHE ANELLA LE GROTTE DI NETTUNO





La scala porta alle sue stupende grotte.


Attraversare col vaporetto un tratto di mare blu cobalto con spruzzi bianchi sotto un cielo immacolato ci ha fatto provare una bellissima sensazione.





Specialmente quando il comandante del traghetto ha chiesto a mio figlio se volesse stare al timone per pilotare il battello. Non poteva fargli un regalo più gradito.



Ecco la sua espressione:






Tra Alghero e le grotte di Nettuno in un segmento di tempo, per un tratto di mare, al timone c’era Luca.



Per lui quello fu un viaggio indimenticabile, come lo fu per noi adulti per ciò che vedemmo fuori e dentro la grotta, un mare così blu, trasparente, profondo, le onde che lambivano le rocce producevano bollicine spumose di un bianco neve. Provavo la sensazione addirittura di sentire il profumo dei coralli rossi e rosa che esalavano le loro infiorescenze da alcuni metri sotto l'acqua color cobalto.




Coralli di Alghero




Entrando nella grotta, passammo dalla luce brillante, alla bellezza danzante dei raggi di luci e ombre che con l’abbassarsi della temperatura percepita a pelle ci ha bloccato il respiro.

Decisamente le grotte sono un altro tipo di bellezza, quella di una profonda riflessione sul tempo, sul lavorio dell’acqua, sulla lenta trasformazione degli elementi della natura, questo prezioso bicarbonato di calcio che nei secoli costruisce dei pinnacoli e delle statue e presepi che fanno scaturire dalle tue corde vocali: " oh, che meraviglia".

(Nota scientifica: Sia le stalattiti che le stalagmiti sono composte da calcite, tra i minerali più comuni sulla Terra, costituito essenzialmente da carbonato di calcio neutro (CaCO3).)

Per migliaia anzi milioni di anni, il silenzio penetrato dal solo impatto della goccia che cadendo nell'acqua in una cassa armonica composta da migliaia di canne piene che assomigliano alle canne vuote di un organo, fanno aumentare di decine di volte il suo splash.

Interno delle grotte
di Nettuno


Queste colonne di dura pietra che scendono dalla cupola della grotta come trecce di capelli, formano delle immaginarie acconciature fluenti, che col tempo si imbiancano, dando saggezza al loro silenzio, come danno saggezza:

“I capelli bianchi sono una corona di bellezza quando si trovano nella via della giustizia" Proverbi 16:31



Una meraviglia nella meraviglia, grotte del tempo, in un mare del tempo il tutto ancora immacolato. Respirare l'alito che emerge dal mare emesso dai coralli appena sotto il livello del mare, in sfavillanti brillamenti che il sole produce giocando coi crespi delle onde, che ti abbagliano per un secondo.

Anche la cantante Giuny Russo provò per Alghero meraviglia e la decantò con la seguente canzone, se la volete sentire, cercatela su:

https://youtu.be/W7rzBD9cDP0

martedì 29 settembre 2020

EMOZIONI

Così bella, anche se è  il finale 
di un bruco, vive poco più 
di un tramonto.

L'EMOZIONE VERA TI AZZITTISCE

Ti blocca i muscoli della gola e non riesci più a parlare, in compenso ti si inumidiscono gli occhi con una lacrima.

QUALI SONO ALCUNE EMOZIONI?   


(Da leggere lentamente riflettendoci su)

Quando guardi alcune scene sentimentali di un film.

Quando raggiungi una cima di un monte.

Quando senti il pianto del tuo bambino.

Quando senti le prime note di una canzone di Battisti.

Quando senti un trambusto per le scale, e la vocina del nipotino che sale per venire a trovare te, e ti chiama nonno.

Quando l'adolescente dell'altro sesso che ti piace ti accarezza con un dito il braccio.

Quando ti avvicini un po’ a lei e inspiri lungamente e in silenzio il suo profumo, rubandolo e memorizzandolo.

Quando scuotendo la testa, coi suoi capelli sfiora la tua guancia.

Quando il cuore accelera a dismisura nei preamboli della prima volta.

Quando sei sulla cima di un albero di ciliegio, a raccoglierne i frutti, e una folata di vento ti fa ondeggiare pericolosamente, e tu ti stringi di più al ramo e speri che resista.

Quando ti rendi conto di aver fatto una grossa vincita.

Quando una persona che ti è cara parte e ti saluta dal finestrino.

Quando all'aeroporto, alla porta degli arrivi, vedi in controluce il tuo amato che ora c'è.

Quando guardi un cielo stellato nella profonda notte senza velature e in assenza di luci terrestri, guardi le costellazioni e ti chiedi: "quanto è grande colui che le ha fatte?".

Quando ti accingi alla tua prima guida della tua prima auto nuova, prima dei 18 anni, e con solo il foglio rosa.

Quando guardi una farfalla coloratissima che si posa su una rosa variegata, davanti al tuo naso.

Quando dici il famoso 'Si' a colui col quale fai un patto per la vita, e a volte per l'eternità.

Quando la musica utilizza le sue note più basse ma forti e potenti d'intensità del contrabbasso, che ti fanno vibrare il piloro dello stomaco e le intere viscere. 

Come pure alcune note alte del violino quando vengono suonate con leggerezza, sfiorando appena le sue corde.

Quando all'improvviso percepisci sotto i piedi una scossa di terremoto di intensità 4 su 10, perché di più proveresti terrore.

Quando per la prima volta ti rendi conto che ti sei imbattuto nella verità e la capisci. 

Quando senti che sei entrato in comunione con lo Spirito di Dio, che ti ha invaso e lo percepisci per alcuni secondi. 

Le emozioni danno sapore e bellezza alla vita.

Tu sei degno, Geova, nostro Dio, di ricevere la gloria, l’onore e la potenza, perché tu hai creato tutte le cose, e per tua volontà esse esistono e sono state create!” Rivelazione 4:11

Ecco un valido motivo per lodare Colui che ci ha messo a disposizione le emozioni.



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En.. di Ab….

LA REGINA DEI FUNGHI

 

 Oasi di ristoro e di  
gusto
      


UN GIORNO DA: (NON USO LA FRASE CONSUETA , 'DA DIO' PER IL MASSIMO RISPETTO CHE HO) MA DA RE SI.

Qui dove trovi tutti i 
benefici della bassa 
montagna

La regina dei funghi è  una cuoca che si è dedicata a cucinare funghi in molteplici modi. 



Oggi, 29 Settembre data che ricorda una famosissima canzone.

Se la vuoi ascoltare ti metto il link 

 29 Settembre 

È una giornata di fine Settembre, temperata con aria ossigenata e frizzante e tersa che riflette un'intensa luce.

Ricorderò anch'io questa data per la delizia provata col palato, sapori e fragranza squisiti, scaturiti dall'arte di cucinare funghi di una cuoca capace.

Sono stati i più gustosi funghi che ho mangiato nella mia vita, e pensare che mia madre li faceva bene, ecco perché l'ho definita la regina dei funghi.

Il ristorante, si trova a metà del tronco stradale che da Garessio va a Ceva nell'alta val Tanaro, lungo un rettilineo pianeggiante si trova il ristorante 'Il Castagneto', se non ti concentri lo passi veloce e non lo vedi, si trova dietro a grandi alberi lussureggianti.

Entri in un cortile abbondantemente ombreggiato e parcheggi spaziosi.

In mezzo, emerge solida, una villetta degli anni 60, alla giusta distanza dagli alberi, in pieno sole di mezzogiorno, all'ingresso già si sentono i profumi di funghi fritti, la gestione é gentile giovane e garbata.

Con mia moglie ho gioito per due ore di un piacevole relax.

Il locale è semplice, un pò buio,  ma il cibo è buono.

La mia opinione dell'insieme? È eccellente, un ristoro a 5 sensi.

 

Vedi se vuoi uno dei miei link 

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En.. di Ab....

domenica 20 settembre 2020

UN RICORDO PER ANTONIO

  

              Un pensiero                
Alla sua cara moglie.
  Il romanticismo che esprimi coi tuoi scritti, rivela l'armonia che il tuo cuore sa esprimere con grande effetto e coraggio, è una qualità che Geova esprime con le albe e i tramonti, o con il vento che attraversa le foglie

Il pensiero che ha origine dal ricordare Antonio, va a te che eri sua moglie che  stai soffrendo per la sua mancanza di presenza, e non per le formalità eseguite con inesattezze, quisquilie dei tempi moderni.

Tutti lo ricordiamo per le sue qualità da noi percepite, la sua discrezione, il suo tatto, la sua empatia, il saper fare, la sua gentilezza e la sua sagacia nei commenti, sempre appropriati e di profondità.

Bella e consolante per sempre, la frase detta da Gesù  a Marta che dice:

"  Marta disse dunque a Gesù: “Signore, se tu fossi stato qui mio fratello non sarebbe morto.  Ma anche adesso so che qualsiasi cosa tu chieda a Dio, Dio te la darà”. Gesù le disse: “Tuo fratello risorgerà”. Marta gli rispose: “So che risorgerà nella risurrezione, nell’ultimo giorno”.  Gesù le disse: “Io sono la risurrezione e la vita. Chi esercita fede in me, anche se muore, tornerà a vivere;  e chiunque vive ed esercita fede in me non morirà mai. Tu ci credi?" Giovanni 11:21

Marta disse : " SI CI CREDO"

Proprio come fai tu.

Un abbraccio con affetto fraterno aspettando quel giorno.

Ciao

Un tuo fratello.


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   E… di Ab…

venerdì 18 settembre 2020

GLI ANGELA (NON È UN ERRORE)

  



Gli Etruschi nell'nno 295 avanti 
Cristo diedero inizio alla tua 
storia quando ti forgiarono.



Colosseo anno 70 dc

San Pietro anno 1506

Il Vittoriano anno 1885

Progetto EUR 1942

L'EFFICIENZA LA CONOSCENZA IL TATTO LA DISCREZIONE IL RISPETTO L'IMPATTO L'INDIRIZZAMENTO CHE ESPRIMONO NEI LORO SERVIZI, CI LUSTRA ANCHE UN PO' NOI.



Roma la culla degli artisti e dei monumenti.

Un monumento sarebbe appropriato anche per loro due.

Il documentario che mi ha fatto scattare questo apprezzamento è stato quello che ha descritto le bellezze di Roma 'I cieli di Roma'.

Tuttavia mi chiedo se una concentrazione di così tante qualità possa escludere la fede nel Creatore della bellezza che esprime pure la su generosità delegando la capacità di esprimerla a molti uomini.

Uomini che hanno concepito monumenti di pura bellezza artistica, che risaltano ancor più in una città che oggi manifesta sonnolenza e trascuratezza.

 Attorcigliata da un grande fico strangolatore detto mafia che succhia la sua linfa come facevano Romolo e Remo col latte della mitica lupa, a tutt'oggi è complicato tagliarlo per l'iberare Roma.

Sono le immagini che bucano i sentimenti di chi le osserva, facendo esplodere un granello di sabbia di apprezzamento del deserto di sabbia costituito da tutte le opere realizzate.

Gli Angela hanno la capacità di posizionare la lente nel posto giusto per ingrandire le zone più belle.

Un turista del mondo non è tale se non ha visto almeno una volta le bellezze di Roma, il documentario che mi ha ispirato a scrivere questa riflessione.

A cominciare dalla lupa il primo simbolo dei colli Romani nei tempi in cui era dominatrice delle foreste che condivideva con gli Etruschi.  In seguito con l'evolversi della storia quei colli divennero la città eterna, Roma descritta magistralmente dal 2013 col film la grande bellezza.

Roma: quale sarà la tua storia futura?  Sarai liberata? Da chi? Che fine faranno le tue bellezze? 

Ezechiele un Angela dell'antichità la descrisse con un canto funebre. 

"Figlio dell’uomo, intona un canto funebre riguardo al re di Tiro (città dominatrice come lo fu Roma). Digli: ‘Questo è ciò che il Sovrano Signore Geova dice:“Tu eri un modello di perfezione, pieno di sapienza e perfetto in bellezza....Eri ornato di ogni pietra preziosa: rubino, topazio e diaspro, crisolito, onice e giada, zaffiro, turchese e smeraldo. Montature e castoni erano d’oro" Ezzecchiele 28:12

Il canto funebre è sinonimo di giorni nefasti.


   E… di Ab…

giovedì 30 aprile 2020

IL SOLDATO



Soldato
con la 
completa
armatura
Anche il miglior
fisico non
resiste al tempo
UN CONCENTRATO DI FORZA FIDUCIA STABILITÀ ELASTICITÀ DINAMISMO E INTELLIGENZA

Terence Hill, Giuliano Gemma, Burt Lancaster, all'inizio della loro carriera cinematografica erano dei veri atleti acrobati.
Personaggi simpatici e intelligenti sprizzavano energia da ogni piccolo muscolo così mi immagino il soldato.
Trasmette sicurezza a colui che protegge, mai aggressivo e sempre pronto e desto a difendere, con lui vicino ti senti al sicuro.

Il soldato ha il fisico del tennista Federer e di tutti gli altri tennisti all'apice della loro carriera, con muscoli d'acciaio pronti a scattare. 

Il suo sguardo oltre a essere dinamico è acuto, e sempre buono.
Diverso dal body guard che vede il pericolo ovunque, Il soldato è rilassato sicuro di se, e interviene solo se è veramente necessario nulla lo spaventa e non trema davanti a niente.
Il suo passo è slanciato leggermente molleggiato sempre pronto a fare il balzo, cammina con passo fermo è sicuro, cammina diritto sia come percorso che come schiena muove solo la testa e vede ogni cosa a 360°.

Fronte alta con un accenno di sorriso esprime l'immagine di una salute impeccabile nulla gli fa male ma si sente bene sia dentro che fuori se stesso.

Il soldato è forte coraggioso impavido buono soccorrevole disposto a sacrificarsi aiuta i deboli e fronteggia gli spavaldi.

A lui gli affideresti senza minimo dubbio il portafoglio e anche tuo figlio perché lo protegga, hai fiducia nel suo senso di giustizia e ti rilassi al solo vederlo da lontano.


Non è la descrizione di un soldato romano o delle forze speciali ma un soldato immaginario che dovrebbe essere così, ma che purtroppo non esiste.

Esistono comunque i soldati spirituale o soldatesse spirituale, che rispecchiano molto bene questa descrizione:

"Quale eccellente soldato di Cristo Gesù, accetta la tua parte..- 2Timoteo2:3
"prendete la completa armatura di Dio, affinché possiate resistere nel giorno malvagio e rimanere saldi dopo aver fatto tutto il necessario." Efesini 6:13

Non è il soldato prete, perché ormai con il loro abito o divisa evocano una categoria di dubbia moralità, una figura cupa.

Tuttavia anche il soldato spirituale ha bisogno della completa armatura:

"Rimanete dunque saldi, con la cintura della verità stretta intorno alla vita, la corazza della giustizia indosso, e i piedi calzati con la prontezza ad annunciare la buona notizia della pace. Oltre a tutto ciò, prendete il grande scudo della fede, con cui potrete spegnere tutte le frecce infuocate del Malvagio" Efesini 6:14

Il soldato di Cristo è il buon Samaritano, soccorre, difende se necessario con la sua vita, e aiuta i deboli accondiscendenti e bisognosi, in assoluto non potrà mai sfruttarli.

Oggi Sabato 9 aprile 2022 risulta che i soldati in guerra non siano così.

Vedi anche:

En.. di Ab….   E… di Ab….

LA FLESSIBILITÀ

Che buone le ciliegie 
 FLESSIBILE È CHI SI PIEGA MA NON SI SPEZZA

La natura ci insegna
Il duro dice: "mi spezzo ma non mi piego".

Il saggio dice: "mi piego ma non mi spezzo".

Seduto comodo sul divanetto con cuscini a spugna dura.
Rivolto a ponente come sfondo le Alpi del cuneese col Monviso leggermente a destra.
Situato sotto il porticato ad archi sulla terrazza esterna crogiolato al sole e al vento, comincio a riflettere.

Appena oltre il terrazzo c'è un grande albero stracarico di ciliegie quasi mature.
Con alcuni rami prospicenti che si appoggiano direttamente sulla ringhiera.
Il vento si intrufola senza trovare porte chiuse fra milioni di foglie.
Foglie in grado di suonano una musica rilassante e gradevole di mille violini che vibrano con le note più basse.

Il sole alto tra il Sud e l'Ovest mi riscalda in crescendo, ho solo la testa all'ombra, i piedi a contatto diretto con le piastrelle surriscaldate, mi assopisco leggermente, sentendomi bene, rilassato e riconoscente verso Colui che ha creato tutto ciò.
"Tu sei degno, Geova, nostro Dio, di ricevere la gloria, l’onore e la potenza, perché tu hai creato tutte le cose, e per tua volontà esse esistono e sono state create!". Rivelazione 4:11

Lo sguardo si posa sul grande albero di ciliegie primaticce nascoste sotto le foglie.
Il vento spostando le foglie ne espone alcune al sole diretto, facendo brillare la loro pelle come tante stelline.
I rami dell'albero si piegano più o meno velocemente in base alla forza del vento, le foglie tremano ma non si staccano dall'albero, tutto si flette resistendo a ogni tipo di vento.

LA FLESSIBILITÀ È VINCENTE
L'acciaio è un materiale flessibile, permette di fare grattacieli e ponti resistenti.
Dal grande albero al filo d'erba tutto si flette alle forze esterne, resistendo alle prove, che una volta passate, lascino tutto come prima.

La flessibilità non è tolleranza o sopportazione, neppure avere due misure è flessibilità ma ingiustizia, ma essere malleabili, arrendevoli, ragionevoli, compassionevoli.

Tu sei un uomo flessibile? Allora sei un uomo saggio.
Sei un uomo rigido? È solo questione di tempo, ti spezzerai.
"Chi fra voi è saggio e ha discernimento? Mostri, attraverso la sua eccellente condotta, che le sue opere sono compiute con la mitezza derivante dalla sapienza" Giacomo 3:13 
In poche parole, sii flessibile, 
purché risolverai tutte le tue contese.




   E… di Ab….

martedì 18 febbraio 2020

POESIA DELL'ORTO

Terapia di rilassamento
POESIA DELL’ORTO

 Mentre in piedi sto sulla verde e tenera erba, mi accorgo di godere di ciò che provo sulla pelle nelle tiepide e frizzanti ore che trascorro nel cuore dei giorni chiari di metà Marzo.

    Obbligato da un fiore primaticcio a fare l’inchino per raccogliere davanti a me una viola viola.

    Mentre un irrefrenabile impulso mi fa sniffare il suo delicato profumo che mi cambia la dimensione di percezioni,  portandomi ai pensieri di antichi ricordi che piegano delicatamente gli angoli della mia bocca in un lieve sorriso.

Mi accorgo della lieve e tiepida brezza, solo perché vedo le foglioline tremanti.

    Mentre un sussurro con effetto antidepressivo giunge armonioso al mio udito con la sinfonia di centinaia di becchi canterini che con un intreccio di suoni esprimono il desiderio di un partner accondiscendente per il proseguo delle loro vite, glorificando a loro modo il creatore del tutto.

Esprimono in coro e continuativo carillon di Lodi descritto nel Salmo 150.




LA MANSARDA

Libera da piccioni e 
pipistrelli
LA MANSARDA
Ex piccionaia luogo di riposo di piccioni pipistrelli e passeri, silenziosa buia e polverosa, piena di residui più disparati ormai dimenticati, ora  mansarda. Trentaaaametriiiiiiquadriiiiiiiigodibili + 70 mq. per sistemazione di cose più basse, la sua conformazione è stata la causa di tante testate, col trigemino lesionato che si è poi risolto dopo 3 mesi di dolori atroci.    
Colombi pipistrelli stornelli e passeri costretti a traslocare all'arrivo dei  muratori coi martelli,  e col rimbombante rumore di badin e badan, fanno la trasformazione, impianti, bagni cucina, camerette, grandi finestre, una bella vista, un ambiente molto confortevole e ben vivibile, e come dice mia moglie, con un buon profumo di casa. 
Così la vita collinare barbareschina (cioè nel senso di Barbaresco) scorre via in modo sereno.
Tuttavia, come una bellissima perla è racchiusa in un involucro crostaceo, così la crosta delle solette racchiudono un vivere piacevole, oppure come nel racconto della “piccola fiammiferaia” che per riscaldarsi le mani utilizza il calore che si sprigiona dalla fiamma del  fiammifero acceso, così è il nucleo familiare anche se abita nel piccolo, è  comunque bello caloroso e tranquillo, dove è sufficiente una piccola fiamma di parole gentili per sentire il calore.             
     E… di Ab….

NEVICA AL DI LA DEL VETRO

Il gioco più bello
FUORI NEVICA

I fiocchi cadono dal cielo quasi infiniti, unici, silenziosi, delicati. 

E' sufficiente il tocco di un dito che si sciolgono lasciando una lieve umidità, sono bianchi, di grado zero per il termometro, cadono fuori dalla finestra, cadono uno sopra l’altro, coprono ogni cosa non calda perché sono sensibili al calore.

Cadono ad un ritmo variabile ora lentamente e poi aumentano di numero, aumentano anche di volume, a volte diventano come chicchi di riso tintinnanti. 

Quando cadono, i rumori si attenuano perché i fiocchi li assorbono facendo da isolante, i fiocchi cadono anche sugli uccelli che arruffando le piume per mantenere il calore corporeo, si zittiscono e si ritirano sotto le fronde più scure degli alberi sempreverdi.

Cadono i fiocchi sul muschio e sul piccolo fiore rimasto che resiste alla gravità del loro peso per un po' facendo un capolino sempre più piccolo, fino al suo cedimento totale.

Gli adulti si preoccupano della mobilità sulle strade, e gli spazzaneve sono in attesa di una quantità sufficiente per entrare in funzione per la sua rimozione.

La neve cade per la gioia dei bambini, che con occhi spalancati ne seguono la caduta al di là dei vetri, mentre i ragazzi coi guanti infilati non vedono il momento in cui potranno esibirsi come artisti nel fare il pupazzo di neve.

Cade la neve fuori dalla finestra e mi viene voglia di farmi un caffè.

Cade... la neve cade.





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